sabato 19 aprile 2014

Il mio contributo al programma

Mi è fin da subito piaciuta la nostra "idea" di programma: CASTEL SAN GIOVANNI CITTA' FIERA.

FIERA in tutti i sensi: "Fiera" di essere quello che è ma, allo stesso tempo, "Fiera" intesa come potenziale vetrina, di prodotti tipici e locali, di tecnologie e innovazioni, della Val Tidone in un contesto di Unione dei Comuni.

Un programma che quindi vuole guardare oltre.

Mi è piaciuto perché alla base di tutto tiene conto dei rapporti con le Amministrazioni comunali limitrofe in un contesto di Unione dei Comuni, e la voglia di cerare nuove opportunità e coltivare sempre più sinergie gestionali finalizzate al conseguimento dei seguenti obbiettivi, in accordo con le indicazione dell'Unione Europea in materia di sviluppo locale:
  • Coesione Sociale
  • Sostenibilità Ambientale
  • Sviluppo Economico
Personalmente il mio contributo è stato focalizzato sul sociale, l'ambiente (discariche abusive-isole ecologiche), sulla promozione della cultura della bicicletta e delle reti ciclabili in generale. Ho poi collaborato con alcune proposte al contenitore programmatico opportunità.

In questo sito per ogni sezione posta in alto sul menù verticale (rappresentate dai nostri punti di programma... sicurezza, verde, solidarietà, bellezze, tempo libero e opportunità) ho cercato di valorizzare in generale l'impegno della lista a queste tematiche senza però dimenticare il mio personale e specifico impegno per ogni punto.

In generale ho contribuito:

SOCIALE
La mia Storia, il mio lavoro, mi ha portato e mi porta ogni giorno a vivere contesti fortemente legati al sociale. Intanto il mio lavoro come infermiere che amo. Poi come volontario nella Pubblica Assistenza di Castel San Giovanni (sono volontario da tredici anni) e volontario infermiere nel mondo (ho avuto la fortuna di vivere piccole ma molto significative esperienze in Kenya, Sudan, Etiopia, Brasile). Queste esperienze hanno prodotto in me una vera e propria rivoluzione culturale basata sul rispetto, l'umiltà e l'accettazione delle diversità. Sono aperto al mondo, alle culture, alle contaminazioni (nel rispetto della dignità umana e delle leggi ovviamente). Per questo motivo mi piacerebbe che Castel San Giovanni sapesse cogliere tali valori, sempre più, soffermandosi sull'importanza della dignità umana. Nella pratica mi piacerebbe che Castel San Giovanni si dotasse di un dormitorio pubblico per esempio e che ritrovasse il coraggio di considerare un po' meno il profitto e un po' di più l'assistenzialismo alle fasce più deboli della popolazione e alle realtà di volontariato e del terzo settore (Maggiore attenzione alle nostre Associazioni di Volontariato!) e stimolazione del Welfare Community. Ho proposto inoltre l'installazione di giochi adatti alle persone con disabilità (visiona a scopo puramente informativo questi: http://catalog.hags.com/brochure/HAGS_IT_playforall.pdf) e percorsi fitness che incentivino la salute pubblica (come questo del Comune di Torino) . Anche la cultura alla defibrillazione (con apparecchi defibrillatori semiautomaci localizzati nei punti "nevralgici" della cittadina) vorrei che si incentivasse sempre più (ricordo a tutti come grande esempio l'eccellenza della rete "Progetto Vita" Piacenza) 

Piccola soddisfazione. Ho lavorato affinché la parola "handicappati" o parole simili (...) non venisse usata nel nostro programma (http://invisibili.corriere.it/2012/04/05/invalido-a-chi-disabilita-le-parole-corrette/). Può sembrare una stupidata ma non è così. In questo posso ritenermi abbastanza soddisfatto. Sono favorevole all'idea di un nuovo Parco Multifunzionale ma agibile per tutti, con giochi adatti anche a tutti quei bambini con disabilità. La parola corretta d usare è persona con disabilià. Il concetto deve ruotare attorno alla PERSONA (il bambino, la ragazza, l'atleta...). La Convenzione O.N.U. sul diritto alle Persone con disabilità è molto chiara in questo (http://www.unric.org/html/italian/pdf/Convenzione-disabili-ONU.pdf).

AMBIENTE
Leggi a questo link

CULTURA DELLA BICICLETTA
In merito alla cultura della bicicletta poche righe. Amo la bicicletta tutto qui. Mi piacerebbe che Castel San Giovanni diventasse sempre più amante della cultura della bicicletta intensa in senso largo. Mi piacerebbe costruire insieme a tutti una Castello sempre più ciclabile (i punti dettagliati delle mie proposte alla lista Vivere Castello le trovate a questo link).  Le ciclabili per come sono intese oggi vengono realizzate senza una logica di collegamento effettivo e razionale.  Vengono “pensate” spesso soltanto per venire incontro alle occasioni di passeggio di tipo vacanziero/turistico e non come una vera rete di trasporto alternativo. Mi piacerebbe dare l'opportunità ad un ragazzino che vuole raggiungere la sua scuola in bici di farlo in tutta sicurezza. Mi piacerebbe dare l'opportunità ad un anziano che deve andare in posta, o a un lavoratore che vuole raggiungere un negozio in centro, di farlo senza pericoli. Impossibile? Proviamoci.

OPPORTUNITA'
In merito alla parola opportunità ho voluto a tutti costi che nel programma che ho (nel mio piccolo) contribuito insieme ad altri a realizzare, questa parola comparisse. Sono le opportunità che rendono la vita degna: di essere vissuta, di essere amata, di essere coltivata. Ed è in questo ambito che le amministrazioni, di qualsiasi orientamento politico, dalla più piccola alla più grande, hanno l’obbligo morale di intervenire a tutti i costi, con ogni mezzo. Lo dobbiamo ai nostri figli. Con la speranza che le opportunità che oggi esaltiamo, un giorno, serviranno a loro.

Castello e nuove opportunità... si ma dove? In che modo? In quale ambiti?

I modi sono tanti basta crederci! Dove? Non a Castel San Giovanni ma grazie a Castel San Giovanni in un contesto di Unione dei Comuni! In quale ambiti? Scegliete voi...dalla logistica, all'istruzione e formazione, dal commercio, alla mobilità ciclistica, all'integrazione, alla salute pubblica ecc. ecc.

Facendo "rete", mirando ai bandi (dell'Emilia Romagna, della Comunità Europea), sviluppando e "sfruttando" la logistica (non mi riferisco ai termini contrattuali, quello è un altro discorso...): perché non attivarsi e trasferire, magari in pieno centro, un distaccamento universitario (delle realtà a noi più vicine) legato alla facoltà di Economia, Management dei Trasporti, incentrato sulla Logistica sulle Infrastrutture, che abbiano l'obiettivo di FORMARE figure professionali specializzate con le competenze manageriali necessarie alla pianificazione e gestione delle attività nel settore dei trasporti, della logistica e delle infrastrutture...qui a Castel San Giovanni e dove se non lo facciamo noi? Perché non credere veramente nell'Unione dei Comuni e considerarla una opportunità e non un ostacolo. Perché non ampliare l'attuale Mercato estendendolo fino alla zona "Bottarone" predisponendolo come Mercato di prodotti tipici dell'Unione dei Comuni di Ponente? Perché non provare a cambiare, nemmeno troppo lentamente, il sistema di trasporto urbano e puntare sulla mobilità ciclistica che, stando all'ultimo report pubblicato ieri dall’Unece, la Commissione economica per l’Europa dell’Onu e dall’Ufficio regionale europeo dell’Oms, potrebbe garantire all’Europa la creazione di 76 mila nuovi posti di lavoro e 10 mila morti in meno ogni anno. Perché non far nascere un "Piccolo Museo dell'Agricoltura e del Grande Fiume Po" si qui... a Castel San Giovanni! Non deve essere grande come il Louvre ben inteso... ma può comunque essere ben studiato. Se non lo facciamo noi lo farà qualcun altro, e diventerebbe l'ennesima occasione persa. In merito alla salute pubblica i percorsi fitness possono essere una bella opportunità per i "meno" giovani per rimanere in forma. Così come avere un territorio comunale sempre più -cardioprotetto-, legato quindi sempre più alla rete dei defibrillatori semi-automatici posizionati nei punti strategici della citta' e, non dimentichiamocelo, delle frazioni! Un dormitorio pubblico può essere una opportunità? Si per me si, senza ombra di dubbio. Lo può essere per tornare a considerare l'uomo e la sua dignità, il suo bagaglio vitale e culturale, una risorsa per la società. Una società sempre più consumogena, individualista, sola e infreddolita. Debole e misera.

Sogno? Forse si. Ma le opportunità per Castello, nei vari ambiti, possono essere tante; magari non saranno queste non importa... quello che conta è continuare a scovarle.

Vorrei una città quindi sempre più europea al passo coi tempi!

Fiera di ascoltare, accogliere, fiera delle diversità che la compongono, fiera dei diritti e dei doveri che la contraddistinguono come una grande realtà consolidata del Nord d'Italia. Fiera della sua posizione strategica, punto di intersezione tra Piacenza/Bologna, Torino e Milano, con una grande vocazione commerciale, punto di incontro e storico territorio di frontiera. Fiera e trepidante, con il suo salotto a cielo aperto (il suo magnifico Corso), di ospitare grandi eventi, culturali, letterari, musicali.

Fiera di sfoggiare importanti eventi fieristici di grandi dimensioni con la speranza che questo possa portare lavoro, benessere, coesione ed una rinnovata identità per TUTTI i Castellani!