giovedì 24 aprile 2014

Intervista a Libertà


Il giornale locale della mia città, Libertà di Piacenza, qualche mese fa mi ha gentilmente dedicato un piccolo spazio nel quale rispondo a qualche domanda relativa ai miei viaggi, al mio blog...

Ve le propongo qui sotto.
Inutile nascondere che il tutto mi ha reso davvero felice.

La breve intervista è stata realizzata dalla giornalista Eleonora Bagarotti.

A proposito del tempo libero, ho notato in particolare che hai affrontato con un gruppo di amici alcuni viaggio inconsueti, in modo sportivo e impegnativo. Come nasce questa passione? E' molto sentita nel tuo gruppo di amici e/o coetanei? (spesso si dice che tutti stanno a casa a guardare la tv oppure davanti al pc ecc.)

La passione per i miei viaggi è nata dalla promessa che, fin da piccolo, ho cercato di coltivare e mantenere (a tutt’oggi) dentro me stesso per mantenermi vivo il più possibile. Mi son promesso di vivere con gioia e curiosità le mie ambizioni ed è anche per questi motivi che, una volta diventato infermiere, fin da subito ho desiderato offrire la mia formazione (nel mio piccolo, con molta umiltà e predisposizione all’ascolto!) al servizio di quelle persone che, senza colpe, vivono in condizioni di povertà, sofferenza, malattia partendo quindi per l’Africa e l’America Latina come volontario internazionale. Col tempo il mio impegno si è fortemente legato al mio blog, che è tutto per me, dove racconto dei miei viaggi e dei miei incontri e dalla quale nascono tutti i miei nuovi progetti “solidali”; che ultimamente comprendono anche qualche viaggio di più giorni in bicicletta dove, alla “fatica” fisica nel realizzarlo, associo una raccolta fondi da devolvere successivamente ad una associazione solidale…

Quale di queste esperienze ricordi con particolare piacere? E cosa significa, per te, entrare in contatto con diverse culture?

Non posso mentire a me stesso, sicuramente i viaggi più esaltanti li ho svolti come semplice volontario internazionale in Africa: in Etiopia, Kenya, Sudan e poi in Brasile… esperienze uniche e contrastanti dalla quale ho fatto ritorno inevitabilmente con una maggiore consapevolezza di ciò che scuote, agita e commuove veramente il mondo, il nostro mondo, il che non è poco. Per questi motivi sarò sempre grato ai miei viaggi e alle persone che ho incontrato durante i miei viaggi: dal contadino preso a frustate per quarant’anni dentro un campo di canna da zucchero e finalmente libero grazie all’impegno di un movimento popolare brasiliano frutto di una nuova esaltante era, alla suora ostetrica “tutto fare”. Riguardo a cosa ha significato per me entrare in contatto con altre culture, ti rispondo in modo deciso e chiaro: significa sorprendersi sempre, in modo positivo ma anche negativo; capire che le ”cose” sono sempre molto più complesse di quelle che sembrano, significa misurarsi con altre vite, arricchirsi l’animo e permettersi il lusso di scavarsi dentro e sorprendersi di quanto l’intelletto spesso sia limitato nel non comprendere quanta vita si stia buttando via perché non più in grado di guardare oltre il proprio orticello.
Da bambini ci riuscivamo tutti meglio!

Il tuo mestiere di infermiere di porta sicuramente a contatto con un mondo fatto anche di volontariato. Ci sono anche giovani coinvolti in questo campo? Tu che ne pensi?

Tantissimi! Ho davvero molti amici che dedicano il loro tempo libero al volontariato. Io stesso ho iniziato a diciotto anni nella Pubblica Assistenza del mio paese e se oggi son felicemente quel che sono lo devo anche e soprattutto a quell’esperienza! Conosco molti ragazzi (e non) che dedicano diverse ore della settimana al prossimo, in diversi ambiti. Le mie esperienze mi portano serenamente a testimoniare con certezza che il volontariato è un mondo silenzioso, rispettoso e stacanovista! Coraggioso e poco abituato ad apparire o ad alzar la voce. Conosco poi diversi miei coetanei che, da non poco tempo, svolgono ruoli davvero impegnativi e pieni di responsabilità, come cooperanti o volontari internazionali, in diversi luoghi sperduti del globo! Di giovani che rimangono in casa a guardare la tv o davanti al pc ce ne sono sicuramente ancora ma ti assicuro che ce ne sono tanti altri che, fortunatamente, son troppo curiosi di scoprire e contaminarsi del mondo dedicandosi al prossimo!

Tra gli altri tuoi interessi spicca anche la passione per la musica. Quali sono i tuoi altri hobbies?

La musica mi ha messo le ali! A sedici anni ho imparato a suonare autodidatta il basso elettrico e qualche piccola soddisfazione me la tolgo ancora oggi a trentuno strimpellando qua e là in piccoli locali... per la gloria! Poi c’è senza dubbio il mio blog, la bicicletta ma anche il mio lavoro, i libri e le persone.
Vado matto per le brave persone!