lunedì 21 aprile 2014

Più defibrillatori nei luoghi pubblici

Siamo fortunati. Piacenza (la sua provincia) grazie all'impegno, mi fa piacere citarla, di "Progetto Vita Piacenza" fa scuola oramai in tutto il mondo ed è quella la strada sulla quale investire e andare avanti.

Un progetto di defibrillazione pubblica può essere una grande opportunità (si torna sempre al punto di partenza, il nostro programma vuole offrire opportunità!) per la salute pubblica. Io vorrei quindi più defibrillatori localizzati per il nostro comune: Nei luoghi simbolo e nei punti più strategici della nostra cittadina. So che molti sono già stati posizionati, non mi nascondo, ma bisogna fare di più.

Forse non lo sapete ma a seguito della diffusione della defibrillazione precoce sul territorio e la formazione di un numero sempre maggiore di cittadini alle manovre di rianimazione cardiopolmonare, il tasso di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco è passato da poco meno del 5% a oltre il 50% in quelle realtà italiane dove sono stati avviati degli importanti progetti finalizzati alla collocazione sul territorio di postazioni di defibrillazione ad accesso pubblico.

Questo significa aver ridotto di molte migliaia di persone all’anno il numero dei decessi causati da arresto cardiaco sull’intero territorio italiano.

Un progetto di defibrillazione pubblica prevede la collocazione di postazioni di defibrillazione ad accesso pubblico sul territorio, sia in versione per interni che per esterni. Le postazioni per interni saranno composte dal dispositivo DAE, dalla teca di contenimento e dalla relativa segnaletica murale di segnalazione della postazione, quelle per esterni saranno personalizzate, in funzione delle singole esigenze di collocazione, con armadietti ad apertura e temperatura controllata, pensiline e basi di supporto, sistemi automatici di chiamata e segnalazione ai servizi d’emergenza. Attraverso la mappatura informatizzata delle postazioni e la registrazione dei cittadini addestrati alle manovre di rianimazione cardiopolmonare è possibile creare una rete di soccorso efficace e perfettamente integrata con i servizi d’emergenza già presenti sul territorio ed offrire la miglior terapia salvavita a chiunque venga colpito da un attacco cardiaco improvviso.

Mi piacerebbe lavorare per dotare di un defibrillatore le frazioni di Bosco Tosca e Pievetta, ancora scoperte. Mi piacerebbe dotare di un defibrillatore la pista ciclabile che collega Castel San Giovanni e Borgonovo, o la strada "Spadina" che collega Castel San Giovanni e Fontana Pradosa. Mi piacerebbe lavorare per dotare di un defibrillatore la zona limitrofa all'argine in località parpanese, lungo la riva del Po e percorsa ogni estate da tante famiglie e ciclisti amatoriali.

Mi piacerebbe dunque lavorare per avere un territorio sempre più cardio-protetto!

Rimbocchiamoci le maniche dunque.